giovedì 11 aprile 2013

Conferenza Stampa di Voglio la Gavoglio sulla frana di Via Ventotene - 12 aprile 2013


Domani, 12 aprile 2013, alle ore 12, presso la sala della Parrocchia di San Giuseppe al Lagaccio (chiesa davanti alla Gavoglio), la rete Voglio la Gavoglio invita i giornalisti a un incontro per presentare proposte, considerazioni, richieste, annunci di iniziative in relazione alla frana di via Ventotene, alla sicurezza e vivibilità dell’area. Un’area, il Lagaccio, abbandonata e malgestita da molti decenni.

Voglio la Gavoglio è una rete di cittadini e realtà della zona Lagaccio, tra le quali la Parrocchia di San Giuseppe di via Lagaccio – GAL / Gruppo Amici Lagaccio – Fratellanza Artigiana Genovese – Quartiere in Piazza – Terra di Nessuno – alcuni commercianti di via Lagaccio, che da tempo promuove iniziative, percorsi, azioni per dare dignità e futuro al quartiere promuovendo la partecipazione attiva alla gestione e progettazione del proprio territorio e delle proprie comunità.

Tra le varie iniziative solo un mesetto fa Voglio la Gavoglio aveva chiesto e ottenuto due commissioni urbanistiche tematiche dalle quali erano uscite proposte e promesse della pubblica amministrazione. Proposte e promesse che stiamo aspettando e che la novità di via Ventotene ha reso ancora più attuali.

Per contatti e informazioni
Enrico Testino

mercoledì 10 aprile 2013

La frana di Via Ventotene qualche giorno dopo: un disastro che non poteva non avvenire

Ripubblichiamo l'articolo di Don Paolo della Parrocchia San Giuseppe al Lagaccio sulla frana di Via Ventotene (fonte: http://www.parrocchialagaccio.it/2013/04/06/la-frana-di-via-ventotene-qualche-giorno-dopo-un-disastro-che-non-poteva-non-avvenire/).

 Passato qualche giorno dalla frana, approfitto della foto che qui vedete per fare alcune considerazioni su quelle che potrebbero essere le cause remote dell’evento.

 

 La frana ha interessato due tipi di muri diversi:

- Il muro inferiore, sicuramente preesistente alla costruzione del civ. 51 di via Ventotene e della strada; si tratta di un muro che, come si vede dalla foto, è fatto in pietra, sembra con pochissimo cemento dentro; all’esterno è come intonacato di cemento; non è sicuramente un muro fatto per sopportare un carico; il demanio deve averlo costruito, al più tardi ai primi del novecento, per evitare che il costone franasse sugli spazi della caserma.

- Il muro superiore: è in cemento non armato; poggia sopra il muraglione inferiore; apparentemente non ha nulla per evitare che la pressione della terra di riporto della strada lo spinga all’infuori.

Mi chiedo:

- il muro inferiore aveva – ovvero ha, nella parte ancora in piedi – la forza per sostenere il peso del muro di cemento che contiene la strada? perché nessuno ha pensato di rinforzarlo?

- chi ha autorizzato che il muraglione inferiore venisse gravato del peso del muro superiore in cemento? dove quel peso era maggiore, alla lunga ha fatto cedere il muraglione inferiore;

- perché il muro superiore non è stato fatto almeno in cemento armato? un muro come quello che si vede ora rotto è stato un miracolo che sia resistito fino ad adesso!

- perché il muro superiore non ha per lo meno uno zoccolo rientrante che vada sotto la terra e poggi sulla roccia? una struttura di tale genere, se fatta in cemento armato, sarebbe stata molto più sicura: il peso della terra della strada avrebbe fatto da contrappeso e avrebbe stabilizzato moltissimo di più la struttura, anche se non si fosse rafforzato il muro inferiore.

Se l’analisi che ho fatto corrisponde al vero (non sono un ingegnere ma ho pur sempre una laurea in fisica) è troppo semplicistico scaricare sugli attuali proprietari di via Ventotene i costi della riparazione del tutto.

- C’è una responsabilità del Comune di Genova che ha autorizzato la costruzione di quella strada in maniera così sfacciatamente contraria non solo alle norme di sicurezza che ci potevano essere all’epoca ma anche al più elementare buon senso che qualunque persona che lavora nella costruzioni ha e deve avere.

- Considerato che c’era sicuramente una crepa nel muro superiore prima del crollo, in una foto di Lorenzo Pellerano del 23 marzo, il demanio, che non permette a nessuno di entrare nella caserma Gavoglio, ha la responsabilità di non aver vigilato né avvisato di quanto si stava producendo.

- La proprietà della strada non è dei condomini di via Ventotene, essi ne hanno solo la manutenzione ordinaria. A quanto sembra la strada apparteneva all’impresa Immobiliare Cinque Santi, il cui proprietario è morto, e gli eredi hanno rinunciato all’eredità; quindi, se non sbaglio, la proprietà della strada è ora del Comune di Genova.

 A mio parere le istituzioni devono dire qualcosa di preciso e molto alla svelta su tutte queste questioni.

L'Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Genova su Via Ventotene

Intervista di Genoa Municipality a Gianni Crivello, Assessore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Genova, su Via Ventotene. Genova, 9 aprile 2013.

Agli abitanti di Via Ventotene: Non siete soli!


SOLIDARIETÀ E VICINANZA
AGLI ABITANTI DI
VIA VENTOTENE DANNEGGIATI
DALLA RECENTE FRANA

a loro vogliamo dire:
NON SIETE SOLI!

Crediamo che in momenti come questo debba prevalere uno spirito reale di comunità e fratellanza, oltre le parole e le buone intenzioni.
Offriamo quindi disponibilità per aiutare a risolvere i problemi degli abitanti, da quelli di tutti i giorni per arrivare a quelli più complessi.
Inoltre:
chiediamo con urgenza di attivare alcuni interventi promessi anche recentemente quali:
·         un’immediata perizia strutturale  di tutta la zona della caserma
·         l’apertura della strada di collegamento con via Napoli all’interno della Caserma (by-pass di via Lagaccio che chiediamo da tempo)
·         la verifica delle situazioni di pericolo attuale, ricordando che questo è il secondo crollo in tre anni
·         diamo una viabilità dignitosa alla zona!

Non lasciamo che indifferenza e sfiducia facciano dimenticare anche questa tragedia
che solo per caso non è stata fatale!
Da molto tempo, insieme e singolarmente ci confrontiamo per  affrontare i problemi che affliggono il quartiere, compresa la Caserma Gavoglio e siamo conviti che solo
la partecipazione tutti, in prima persona, possa dare dignità al quartiere ed evitare quello che è successo e che può ripetersi nelle condizioni attuali.

La comunità del Lagaccio deve avere piena vivibilità !
per discutere la questione e chiedere eventuale aiuto la rete Voglio la Gavoglio invita tutti ad un incontro
LUNEDI 15 ORE 18,30 PRESSO GAL-LAGACCIO
per contattarci, alcune sedi delle realtà aderenti sono sempre aperte:
Fratellanza Artigiana in Via 5 Santi 14 canc. (Giacomo), Gruppo Amici Lagaccio in via Lagaccio 82r (Salvatore), Voglio la Gavoglio (Enrico)
VOGLIO la GAVOGLIO
è un percorso che riunisce un gruppo di associazioni, tanti volontari e realtà storiche del quartiere, come  Parrocchia di San Giuseppe al Lagaccio –  Fratellanza Artigiana GenoveseGruppo Amici LagaccioTerra di NessunoQuartiere in PiazzaParrocchia Provvidenza - tanti cittadini del quartiere e diversi commercianti